lunedì 14 giugno 2010

Comunicazione Politica - lezione 7

Tra le forme di comunicazione di maggiore interesse e rilevanza vi è senza dubbio la comunicazione politica. Iniziamo a definirne il campo di competenza: sappiamo che la comunicazione di prodotto segue le regole de marketing e coniuga interesse emozionale e parte commerciale al fine di promuovere la vendita del prodotto.
La comunicazione politica può, in un certo senso, essere intesa come comunicazione di prodotto, in quanto, per dirla in termini commerciali, cerca di vendere il CONSENSO. A differenza del marketing politico però, semplicisticamente inteso come scambio tra voto e “favore“, la comunicazione politica sottende un lavoro costante di informazione e mantenimento del consenso ottenuto. A dimostrazione di queste sottili differenze strategiche gli uomini di marketing considerano i comunicatori truffatori che s’insinuano con le parole, mentre i primi sono considerati da questi mercenari.
Per fare comunicazione politica di qualità è comunque necessario saper scrivere, parlare, adattarsi ai contesti, saper valutare, conoscere e convincere l’interlocutore; occorre avere “fiuto politico” per accattivarsi tempestivamente il consenso. Queste sono caratteristiche indispensabili per ogni staff di comunicazione che utilizza canoni comuni per tutti gli schieramenti politici, poi adattati secondo le declinazioni dei singoli politici o dei partiti.
Da questo quadro emerge come la politica e il giornalismo, in questo campo nello specifico, siano intrecciati e interdipendenti, anche se ciò non deve indurci a pensare che questa sia una regola fissa.
I protagonisti del sistema di comunicazione politica sono: CONSIGLIERI, COMUNICATORI, ATTIVISTI, ANALISTI e TECNICI (informatici, spie).
Ma per entrare meglio nel tema abbiamo analizzato, col prof. Alfonso, l’esempio di Barack Obama. Secondo l’opinione del professore, l’attuale presidente USA è un comunicatore discreto, ma ciò che conta davvero è lo staff alle sue spalle. Col sistema vigente negli Usa che non prevede partiti ma solo liste (Democratici vs Repubblicani) tutto il lavoro si concentra nel creare consenso attorno al candidato attraverso varie attività funzionali e strumenti di comunicazione. L’obiettivo è demolire l’avversario analizzandone l’operato, viaggiando nei dossier alla ricerca di macchie. Ma, a differenza di ciò che accade in Italia con le intercettazioni ad esempio, in America l’unica arma per screditare l’oppositore è avere prove certe (esemplare il caso del Sexgate Clinton-Lewinsky, lanciato sul web dal blog Drudge Report e la conseguente condanna per spergiuro).
Nello staff di comunicazione del presidente Obama è stato ingaggiato anche l’ex general manager di Google che lavora insieme ad altre 160 persone. Ci sono poi coloro che sono incaricati di surfare sulla rete per fare analisi di comunicazione, profilature degli utenti, verificare la risposta immediata alla politica del presidente e mantenerne alto il consenso con scelte vincenti. Con un’abile squadra di comunicatori Obama ha conseguito più voti puntando su una strategia basata su stimoli persuasivi e riuscendo ad ottenere il coinvolgimento emozionale del suo elettorato.
Le prime elezioni vinte con Internet non sono state però quelle di Obama ma di Bush, mentre nella storia della politica il comunicatore più bravo nell’utilizzo della televisione è stato il presidente francese De Gaulle (non a caso un ex militare con notevoli conoscenze di strategia comunicativa).
In Italia però, a differenza di quanto accade in America, non vi sono tecnici specializzati, analisti o web watcher che sappiano lavorare sulle immense risorse strategiche messe a disposizione dalla rete e la politica non è abituata a usare i mezzi di diffusione alternativi ai giornali tradizionali.
Anche il caso delle ultime elezioni inglesi mostra come sia necessario un utilizzo capillare di tutti i media, mentre il candidato Cameron, usando solo la televisione per la sua campagna, non è riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta e al tavolo delle trattative ha dovuto cedere la vicepresidenza all’avversario liberale Clegg.
In Germania invece, il divario rimasto tra Est e Ovest in termini di sviluppo, limita la Merkell ad una comunicazione legata soltanto ai media tradizionali.
In Italia Berlusconi ha il più alto indice di gradimento personale rilevato dai sondaggi e l’opposizione, anziché studiare l’avversario lo attacca facendo innescare la strategia del vittimismo. L’informazione pubblica è poi legata alla politica e la comunicazione risente anche della carenza di grandi editori (essendo invece i giornali nelle mani di azionariati misti con interessi più imprenditoriali che editoriali).
Tecnicamente la comunicazione politica del centro destra in Italia è migliore soprattutto perché è codificabile, utilizza codici di linguaggio e fa proprie parole come Italia, Libertà, Federalismo che ripetono un messaggio chiaro caricandolo di valori politici positivi, emozionali e suadenti che però rimangono calati nella quotidianità. La dirigenza delle sinistra manda invece molti valori autoreferenziali, troppi, che non rimangono impressi negli elettori perché dissociati dalla realtà quotidiana, ciò anche a causa de fatto che manca un leader che regoli la sintesi delle diversità interne della coalizione.
Per concludere il discorso sulla comunicazione politica facciamo un breve elenco delle figure in essa impiegate:
PORTAVOCE sono coloro che portano in modo referenziale il messaggio del leader, rappresentano anche un filtro che garantisce la possibilità di non mettere la faccia al diretto interessato della comunicazione.
SPIN DOCTOR sono consiglieri strategici, decidono dove e come intervenire alla luce dell’analisi dei sistemi comunicativi degli avversari.
All’interno dello STAFF DI COMUNICAZIONE troviamo, infine, gli addetti stampa, giornalisti che mantengono i rapporti con i mezzi di comunicazione usandoli anche talvolta come strumenti di controllo.
Con Internet però queste forme di mediazione delegate a figure specializzate possono saltare mettendo in pericolo la gestione della comunicazione che richiede comunque conoscenza e capacità di controllo.

Nessun commento:

Posta un commento