giovedì 13 maggio 2010

L'inforazione online (Lezione 4 prof. Ferrandi)

Breve cambio di testimone alla guida del corso di Informatica applicata al giornalismo. A tenere la lezione del 7 maggio è stato infatti il professore e giornalista Paolo Ferrandi.
L'informazione online continua ad essere sostanzialmente il tema centrale del discorso. La tempestività, croce e delizia del web, porta le notizie ad essere spesso enfatizzate prima ancora di averne appurato la veridicità. Il punto di forza però rimane la capacità di seguire gli eventi in tempo reale, soprattutto quando questi richiedono un continuo aggiornamento, con un sovraccarico di lavoro notevole per le esigue redazioni online.
Il modello di business dei giornali online italiani si basa sullo sfruttamento delle pagine più consultate; sono quelle notizie d'intrattenimento contenute nel cosidetto boxino morboso, le news più ambigue e curiose che fanno bottino di click.
Tra i quotidiani italiani Repubblica.it è quello che più di tutti tende ad avere un carattere nazionale, pertanto ha creato alcune redazioni online nei capoluoghi dove non era presente un giornale legato al gruppo dell'Espresso al fine di imprimere la presenza del marchio: la Repubblica PARMA.it è l'esempio pilota di tale progetto e tramite dei link nella homepage della testata nazionale riesce a garantirsi un numero di click notevole.
La carenza di investimenti sufficienti sull'online ha prodotto una crisi di bilanci anche negli USA.
Per continuare a produrre del giornalismo online di qualità alcune grandi testate quali il Times e il Sun stanno pensando di realizzare una sorta di abbonamento per accedere a notizie approfondite e finanziare in tal modo le redazioni. La trasformazione delle notizia sul web da libera a pagamento, pur rappresentando una possibilità per l'industria editoriale, rischierebbe però di far crollare gli introiti pubblicitari, danneggiati dalla riduzione del numero di pagine consultate.
L'indagine su svariati quotidiani online europei rivela anche una sostanziale omogeneizzazione delle notizie e dei modi di esposizione.
Per far fronte al rischio di fallimento alcuni aggregatori, blog e quotidiani stanno tentando di offrire all'utente nuovi percorsi facilitati per raggiungere la notizia e facili strumenti di condivisiione grazie all'utilizzo dei social network.

martedì 11 maggio 2010