giovedì 29 aprile 2010

Nuova grafica per Repubblica.it

Dal 20 aprile il sito di Repubblica.it si è presentato ai lettori con una nuova veste grafica. Una nuova homepage con una testata centrale più imponente e arricchita da video, immagini e foto per raccontare fin dal primo sgurado la cronaca quotidiana attraverso i linguaggi multimediali. L'obiettivo è stato però anche quello di alleggerire la homepage utilizzandola quasi solo come sommario da approfondire con un semplice click e scoprire una monografia organica con rimandi in archivio. Lateralmente trova spazio anche una doppia colonna dedicata a sport, spettacoli e intrattenimento.

Scavando all'interno la profondità del sito si allarga, inoltre, grazie a 25 sezioni tematiche gestite non automaticamente con una gerarchia cronologica o causale, ma secondo le scelte editoriali dei professionisti. Troviamo anche dieci cronache locali con informazioni selezionate per l'utente: film, mostre, recensioni, eventi. Tramite nuovi blog e rubriche è stato dato maggiore risalto ai grandi nomi della redazione.

La novità maggiore del quotidiano online è la creazione di un'area personalizzata (in basso a destra) dove il lettore può selezionare le notizie di suo interesse, dalla cronaca locale alla squadra preferita, dal titolo di borsa al meteo fino allo zodiaco.

Un restyling non solo grafico ma anche di contenuto e forma, per adeguare il quotidiano online alle richieste di velocità del mercato. La parola d'ordine rimane tempo reale con la possibilità, però, di trovare sia la notizia più importante del momento, che quella secondaria con un solo colpo d'occhio, occorre però sapersi destreggiare in questo nuovo affollato panorama.
Ma gli utenti di Repubblica.it cosa ne pensano? Secondo un sondaggio pubblicato da downloadblog.it il 41% ha gradito il cambiamento, il 35% no (causa difficoltà reperimento articoli o eccessiva somiglianza al Corriere.it, mentre il 25% non è interessato.

Lezione 2

La seconda lezione di Informatica applicata al giornalismo del prof. Alfonso ha avuto come argomento centrale la differenza tra giornalismo tradizionale e giornalismo digitale.
Dall'avvento del giornalismo on-line si è verificata una moltiplicazione esponenziale delle notizie e della velocità di trasmissione prima impensabile...non c'è più bisogno di aspettare l'uscita del quotidiano, per essere informati in tempo reale basta un click e una veloce ricerca. Anche in Italia questo fenomeno è diventato ormai diffuso, come dimostrano gli oltre 11 milioni di utenti abituali del web.
Ma allora cosa fa ancora la differenza tra una notizia in rete e una letta sulla carta stampata?
Sul web si può trovare di tutto, ma proprio a causa della velocità con quale le notizie vi sono riversate, viene meno, talvola, tutto quel lavoro di verifica e attendibilità garantito, invece, dal giornalismo tradizionale. Il beneficio del lettore di fruire dell'informazione in tempo reale si accompagna quindi all'aggravamento per lui di selezionare la fonte più veritiera e precisa. La tecnologia ha condizionato, infatti, non solo la diffusione ma anche la produzione giornalistica. Il giornalista tradizionale, per stare al passo, deve continuare a garantire autenticità e creatività, in modo da offrire un prodotto informativo con un valore aggiunto.
Scrivere su internet richiede, invece, capacità di sintesi e tempestività. Per conseguire la seconda, talvolta viene meno la qualità della sintesi e la notizia, proveniente dalle agenzie, viene meramente buttata in rete con il conseguente appiattimento delle testate digitali.
Illuminante l'esempio riportato a lezione di una nota stampa di carattere secondario del PDL pubblicata con un semplice copia e incolla da Repubblica.it con 20 minuti di ritardo rispetto ad un'agenzia stampa. Grave!
Viene meno una personale verifica e lettura della notizia, il paradosso è l'eccesso di sintesi...ma anche questo è informazione, anche questo progresso.